22 maggio 2010: L'Inter è campione d'Europa

Oggi sono 10 anni dopo la 3° Champions League nerazzurra e io c'ero!

Data:22.05.2020
22 maggio 2010: L

...dal 27 maggio 1965 quando in una Milano bagnata sotto gli occhi del mio caro nonno (sempre presente a SanSiro nei distinti) la Beneamata conquistava con un gol di Jair la sua seconda Coppa dei Campioni contro il Benfica, erano passati 45 anni, era ormai giunta l'ora di chiudere questo cerchio con una Notte da Leoni 
Madrid 22 maggio 2010: IO C'ERO, sono passati 10 anni, ma sembra un secolo fa...

Il mio ricordo più nitido, intimo ed emozionante di quella sera, in realtà è un particolare ai più passato inosservato:
mentre sugli schermi delle tv italiane scorreva la pubblicità in attesa della premiazione, sul maxi-schermo dello stadio Bernabeu si vedeva l'immagine dell'incisore che vergava la Champions League 2010 con la scritta F.C. INTERNAZIONALE...
la commozione che mi salii dentro per quel (forse) banale dettaglio mi è ancora tutt'oggi inspiegabile, ma era come se questo lungo, infinito, invisibile filo d'amore nerazzurro che da tre generazioni lega la mia famiglia, di colpo ci avesse ancor più unito, tutti insieme, tutti lì sul prato madrileno abbracciati a festeggiare.
Difficile spiegare cosa sia l'Interismo, sicuramente non è banalmente riconducibile ad una squadra di calcio inespressiva composta da 11 mercenari, l'Interismo è una questione di famiglia, uno stile di vita, una cultura sportiva, un rito laico che si ripete da decenni, un amore incondizionato a cui alla fine si perdona tutto, è l'unica certezza in un mondo che muta alla velocità della luce, perchè alla fine, come diceva un vecchio spot degli anni'80: nella vita si può cambiare tutto tranne la mamma e la squadra di calcio 

da Herrera a Mourinho, dal nonno(1912) al babbo(1940) ai figli(1968-1972):
la nostra "casa" è da sempre un tempio dell'interismo più radicato ed integralista, covo di una "fede" nerazzurra pura, sincera, viva, passionale, incontrovertibile, a volte travagliata ma mai vacillante...
....aver trovato un volo charter per Madrid a 48h. dalla finale del secolo, che con l'avvicinarsi dei giorni si era trasformato da viaggio della speranza a quello della certezza è stato un segno del destino!! 
L'occasione era irripetibile, la trama era perfetta: il nuovo eroe (Mourinho) doveva riportare sul tetto d'Europa l'F.C. INTERNAZIONALE MILANO rinverdendo i fasti del suo glorioso predecessore (Herrera) 45 anni dopo.
....e così fu, l'Inter dimostrò di essere la più forte con una vittoria, netta, limpida, meritata e neanche troppo sofferta..
conquistando la sua 3° coppa dalle "grandi orecchie"!!
Tutto ciò perchè ogni tanto i sogni diventano realtà, ed "il sogno è il pane della vita" scriveva Pirandello.

Il prode Mou non tornò a Milano (forse perche poi non sarebbe più riuscito ad andarsene) ma all'inimitabile condottiero, all'istrionico allenatore, al grande psicologo-comunicatore, l'Inter deve molto se non tutto!!
...i "freschi" eroi del Triplete al contrario fecero festa con 50.000 tifosi, che avevano atteso oltre 6 ore dalla fine della partita, per poter abbracciare i propri beniamini vedendo addirittura spuntare l'alba dentro lo stadio di SanSiro.  

In questi 10 anni abbiamo visto passare 3 proprietà, tanta instabilità, siamo passati dalla gestione "romantica" di stampo morattiano a quella moderna-manageriale del gruppo Suning, colosso imprenditoriale del sol levante, passando per il traghettatore indonesiano Erik Thoir. 
Ne abbiamo viste di ogni, con più ombre che luci, tra tante, troppe illusioni a cui sono seguite tremende disillusioni (tra cui il Mancini-bis 2014-16) ma ora c'è una proprietà economicamente "solida" che ha acquisito esperienza e sulla panchina siede un interprete di talento, quell' Antonio Conte salentino-verace, ingaggiato per spodestare dal trono quella Vecchia Signora di Torino che un tempo fu sua "padrona" ...e nei prossimi anni vedrete, sul palcoscenico nerazzurro non andrà in scena una commedia sonnolenta, ma uno spettacolo avvincente.
Noi aspettiamo Godot. Dal 2010, ormai.
#amala sempre
www.alessandrosantoni.it 
foto-gallery "sport&more"
album: Madrid2010
....200-FOTO

 

 



Le mie sfide
Ho sempre amato correre, è qualcosa che puoi fare da solo, unicamente grazie alla tua volontà. Puoi andare in qualsiasi direzione, correre lento o veloce, scoprire luoghi nuovi usando solo la forza dei tuoi piedi ed il coraggio dei tuoi polmoni. Correre mi ha insegnato che perseguire una passione, è più importante della passione stessa.
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